Meditazione e cure infermieristiche

Cos’è la meditazione nelle cure infermieristiche?

LUOGO

Focus attentivo

Postura

Atteggiamento Aperto

La meditazione nelle cure infermieristiche è una pratica contemplativa che mira a migliorare il benessere psicofisico delle persone attraverso tecniche di rilassamento e concentrazione. Questa forma di meditazione è riconosciuta come una strategia complementare alle terapie tradizionali, contribuendo a gestire situazioni di stress, ansia e dolore. Integrando la meditazione nel percorso di cura, gli infermieri non solo promuovono un ambiente di più sereno, ma si impegnano anche a fornire un supporto olistico che considera il benessere emotivo e mentale dei loro assistiti.

 

Esistono molti tipi di meditazione, ma la maggior parte ha quattro elementi in comune:

Clicca sul link per leggere l’articolo del NIH: “National Center for Complementary and Integrative Health 2 Meditation”. NIH News in Health, 2021.

Gli infermieri possono utilizzare diverse tecniche di meditazione, come la meditazione mindfulness, la meditazione di visualizzazione, e la meditazione basata sulla respirazione. Questi approcci consentono alle persone  di focalizzarsi sul momento presente, spostando la loro attenzione da pensieri e preoccupazioni quotidiane. La meditazione non è solo una pratica personale; è diventata un elemento chiave nelle cure complementari, in grado di rafforzare la resilienza psicologica dei pazienti e migliorare i risultati clinici.

Woman in a Black Dress Sitting in the Grass with Her Eyes Closed

Mindfulness

La meditazione è una pratica antica che ha guadagnato rilevanza anche nel campo delle cure infermieristiche, offrendo un supporto efficace per il benessere della persona. Tra i vari tipi di meditazione utilizzati, la meditazione mindfulness è una delle più diffuse. Questa pratica si concentra sull’essere presenti nel momento, accettando pensieri e emozioni senza giudizio. La mindfulness è particolarmente utile in contesti infermieristici, poiché aiuta i pazienti a gestire lo stress e l’ansia, favorendo un clima di calma e concentrazione.

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Meditazione guidata

Un altro approccio popolare è la meditazione guidata, che coinvolge l’uso di audio o istruzioni fornite da un operatore esperto. Questo tipo di meditazione è vantaggioso per i pazienti che possono avere difficoltà a mantenere la concentrazione da soli. Le sessioni di meditazione guidata possono includere visualizzazioni rilassanti o esercizi di respirazione, rendendo questa tecnica facilmente adattabile a diversi contesti medico-assistenziali. Gli infermieri possono integrare tali sessioni durante le visite dei pazienti, migliorando la loro esperienza complessiva di cura.

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Meditazione statica

La meditazione statica, che comprende tecniche come la meditazione seduta o la meditazione in posizione orizzontale, è un’altra forma efficace. Questa pratica permette ai pazienti di dedicare tempo al rilassamento profondo, riducendo la tensione muscolare e migliorando la consapevolezza corporea. Si può implementare in vari setting, dalle stanze di ricovero agli ambulatori, agevolando un recupero più sereno e una maggiore connessione con il proprio corpo. L’adattamento delle tecniche di meditazione alle esigenze individuali dei pazienti può contribuire significativamente al loro percorso di guarigione.

 

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Meditazione dinamica

La meditazione dinamica,  combina il movimento con la consapevolezza. Include tecniche dove i movimenti lenti e controllati, sincronizzati con il respiro, aiutano a migliorare la connessione mente-corpo. È utile per stimolare il rilassamento attivo, migliorare la mobilità fisica e ridurre tensioni muscolari, contribuendo al benessere generale.

La Meditazione della Respirazione Consapevole

La meditazione della respirazione consapevole è una tecnica semplice ed efficace che aiuta a calmare la mente, ridurre lo stress e migliorare la consapevolezza del momento presente. È adatta a tutti, anche a chi non ha esperienza con la meditazione.

“Concediti qualche minuto per ascoltare il tuo respiro e ritrovare calma e chiarezza. Prova ora la meditazione della respirazione consapevole e scopri come un semplice atto possa trasformare il tuo benessere.”

Benessere professionale

Riduzione burnout

Riduzione stress

Sviluppo resilienza

Benefici della meditazione per gli Infermieri

La crescente popolarità della meditazione tra i professionisti sanitari è testimoniata da una serie di studi scientifici che evidenziano i suoi effetti positivi. Gli infermieri, in particolare, sono in una posizione unica per integrare queste tecniche nei loro interventi quotidiani, grazie alla loro interazione costante con i loro assistiti. Promuovendo standard di cura che incorporano la meditazione,  possono contribuire a migliorare non solo il processo di guarigione dei pazienti, ma anche il loro stesso benessere professionale, riducendo il burnout e lo stress legati all’attività lavorativa.

 Il personale sanitario, sottoposto a elevati livelli di stress, può trarre beneficio da tecniche meditative per ridurre l’esaurimento professionale e promuovere la resilienza. Infatti, coloro che praticano la meditazione mostrano livelli più elevati di soddisfazione lavorativa e una maggiore empatia verso i pazienti, ciò contribuisce a creare un ambiente di cura più positivo e compassionevole.

La meditazione, quindi, non solo esercita effetti positivi sui singoli pazienti, ma promuove anche una cultura di attenzione, compassione e sostegno tra il personale sanitario. Nella sua applicazione nel contesto clinico, essa rappresenta un integratore fondamentale delle tradizionali cure infermieristiche, potenziando l’efficacia complessiva del processo di cura.

Evidenze scientifiche sull'efficacia della meditazione

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La meditazione è un’attività che può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia della vita quotidiana, nonché a coltivare sensazioni generali di pace, rilassamento e appagamento. Questa revisione descrive diversi studi che sono stati utilizzati per valutare come la meditazione può influenzare il corpo a livello molecolare.

I risultati mostrano che la meditazione può influenzare in modo significativo ormoni e neurotrasmettitori come cortisolo, deidroepiandrostrone, serotonina, melatonina ed epinefrina.

Vengono inoltre discusse alcune tecniche sperimentali comuni e moderne che sono rilevanti per questi studi, nonché alcune sfide nell’interpretazione accurata dei risultati. Nel complesso, la comprensione degli effetti a livello molecolare della meditazione può fornire una comprensione più dettagliata dei suoi effetti fisiologici perché molte delle molecole interessate sono note per essere collegate a cambiamenti nelle risposte allo stress e nell’umore.

Per saperne di più  sull’articolo :

Daube, William C. e Jakobsche, Charles E. (2015) “Effetti biochimici della meditazione: una revisione della letteratura”, Scholarly Undergraduate Research Journal at Clark (SURJ) : Vol. 1, Articolo 10.

Disponibile su: https://commons.clarku.edu/surj/vol1/iss1/10

 

 

A serene image of a woman practicing meditation indoors, promoting mindfulness and wellbeing.

Lo studio “Una breve meditazione quotidiana migliora l’attenzione, la memoria, l’umore e la regolazione emotiva nei meditatori non esperti di Julia C. Basso et all. esplora l’effetto della meditazione giornaliera, anche se breve, su persone senza esperienza pregressa in meditazione. Obiettivo dello studio era comprendere come pratiche di meditazione brevi, di 13 minuti al giorno, influenzassero le funzioni cognitive e lo stato emotivo di persone che non avevano mai meditato prima. È stato inoltre esaminato l’effetto della meditazione sulla regolazione dello stress e su parametri neurofisiologici come i livelli di cortisolo (un indicatore di stress).I principali risultati dimostrano: riduzione dello stress e miglioramento dell’umore, miglioramenti cognitivi, migliore risposta allo stress sotto pressione.  Dosaggio minimo efficace: gli effetti benefici della meditazione sono emersi chiaramente dopo 8 settimane di pratica quotidiana, suggerendo che questo è il tempo minimo necessario per vedere cambiamenti significativi.Lo studio dimostra che anche brevi sessioni quotidiane di meditazione possono avere effetti significativi sul benessere mentale e sulle funzioni cognitive in persone senza esperienza meditativa. La pratica della meditazione non solo migliora la memoria e l’attenzione, ma riduce anche i livelli di ansia e stress. È interessante notare che questi benefici diventano evidenti solo dopo 8 settimane di pratica regolare, evidenziando la necessità di un impegno continuativo per ottenere risultati tangibili.

Per saperne di più sull’articolo :

Basso JC, McHale A, Ende V, Oberlin DJ, Suzuki WA. Brief, daily meditation enhances attention, memory, mood, and emotional regulation in non-experienced meditators. Behav Brain Res. 2019 Jan 1;356:208-220. doi: 10.1016/j.bbr.2018.08.023. Epub 2018 Aug 25. PMID: 30153464.

Disponibile su: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30153464/

 

conclusioni

Le implicazioni di questi studi per la pratica clinica sono considerevoli. L’integrazione della meditazione nelle cure infermieristiche potrebbe non solo migliorare il benessere degli assistiti, ma potrebbe anche influenzare le linee guida fornite agli operatori sanitari. L’investimento nella formazione del personale sanitario sulla meditazione potrebbe portare a un approccio più olistico nella cura dei pazienti, enfatizzando la necessità di includere tecniche di rilassamento e mindfulness nei piani di trattamento. La ricerca continua in questo campo potrebbe ulteriormente confermare l’importanza della meditazione come strumento complementare nelle pratiche sanitarie.