Secondo il National Center for Complementary and Integrative Health (NCCIH) ed il National Health Service(NHS) quando una pratica non convenzionale viene utilizzata insieme alla medicina convenzionale, viene considerata “complementare”, quando una pratica non tradizionale viene utilizzata al posto della medicina convenzionale, viene considerata “alternativa”. Possono esserci sovrapposizioni tra queste categorie (NCCIH, 2016).
La maggior parte delle persone che utilizzano approcci non convenzionali ricorre anche all’assistenza sanitaria convenzionale.
Oltre ai termini complementare e alternativo, potresti anche sentire il termine “medicina funzionale”(approccio alla salute che mira a identificare e trattare le cause alla radice delle malattie piuttosto che limitarsi a gestire i sintomi). Questo termine a volte si riferisce a un concetto simile alla salute integrativa (descritta di seguito), ma può anche riferirsi a un approccio che assomiglia di più alla naturopatia (un sistema che si è evoluto da una combinazione di pratiche tradizionali e approcci sanitari popolari in Europa durante il XIX secolo).
La salute integrativa unisce approcci convenzionali e complementari in modo coordinato. La salute integrativa enfatizza anche gli interventi multimodali, che sono due o più interventi come approcci sanitari convenzionali (come farmaci, riabilitazione fisica, psicoterapia) e approcci sanitari complementari (come agopuntura, yoga e probiotici) in varie combinazioni, con un’enfasi sul trattamento dell’intera persona piuttosto che, ad esempio, di un singolo sistema di organi. La salute integrativa mira a un’assistenza ben coordinata tra diversi fornitori e istituzioni, unendo approcci convenzionali e complementari per prendersi cura dell’intera persona.